Secondo i dati trasmessi dall’ente del turismo thailandese, gli italiani che nel 2023 hanno scelto di visitare la Thailandia sono stati 191mila: questo numero rappresenta un volume di turismo molto alto, ma non sorprende.
La Thailandia è, infatti, una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturali: si prevede, quindi, che i flussi turistici possano aumentare e che siano sempre più gli italiani a scegliere la Thailandia come meta turistica per i prossimi viaggi.
Lo Stato thailandese, però, trovandosi nel sud est asiatico, per essere raggiunto dai turisti di tutto il mondo, richiede il possesso da parte dei viaggiatori di documenti specifici come il visto per la Thailandia.
In questo articolo ti spiegheremo quando per gli italiani è necessario ottenere il visto per la Thailandia, quali sono le procedure per ottenerlo e cosa è possibile fare con il documento.
Dal 1 ° novembre 2022, la Reale Ambasciata della Thailandia a Roma ha attivato la richiesta di visto elettronico: un documento di viaggio differente dal classico visto cartaceo, ma che si può ottenere in modo molto più semplice e veloce, attraverso una richiesta online.
Il visto elettronico, conosciuto anche come e-visa, è infatti una versione dematerializzata del visto comune: l’autorizzazione di viaggio viene inviata digitalmente e collegata in maniera elettronica al passaporto.
Chi la possiede pertanto non ha l’obbligo di portare con sé il documento stampato, in quanto una volta consegnato il passaporto, i funzionari possono controllare la presenza del visto attraverso gli appositi strumenti.
Il visto turistico per la Thailandia può essere chiesto da tutti i cittadini italiani.
La possibilità di ottenere questo documento e di poterlo richiedere online è legata alla nazionalità del cittadino che presenta la domanda, per cui se non hai la cittadinanza italiana e il passaporto italiano, ti consigliamo di effettuare una ricerca sul sito dell’ambasciata thailandese per verificare se possiedi i requisiti per richiedere il visto online.
No, gli italiani che viaggiano in Thailandia non hanno l’obbligo di possedere un visto turistico se il loro soggiorno all’interno del Paese è inferiore ai 30 giorni. Se il soggiorno supera i 30 giorni, anche i cittadini italiani dovranno essere in possesso del visto.
No, gli italiani non possono estendere il visto thailandese in quanto il visto turistico per la Thailandia che possono richiedere i cittadini italiani rappresenta già una estensione del classico visto turistico thailandese.
Il normale visto turistico per la Thailandia, infatti, permette ai viaggiatori di soggiornare in Thailandia per 30 giorni.
I cittadini italiani, come anticipato, hanno già questa opportunità senza dover richiedere il visto classico e sono obbligati a possedere il visto solo per effettuare soggiorni più lunghi.
Per questo motivo, i cittadini italiani richiedono direttamente il visto per viaggi in Thailandia di 60 giorni: la versione estesa del visto turistico più comune.
Con il visto turistico thailandese è possibile visitare la Thailandia per motivi personali, quindi per visitare parenti e amici o semplicemente per conoscere meglio il territorio, la sua storia e la sua cultura.
Chi possiede il visto può inoltre effettuare delle visite mediche o partecipare a dei congressi o meeting di lavoro, ma non può assolutamente studiare e lavorare: per lavorare e studiare in Thailandia è necessario richiedere gli appositi visti.
I soggiorni turistici in Thailandia non possono durare mai più di 60 giorni: sebbene il documento abbia una durata di 90 giorni, non è possibile soggiornare in Thailandia per più di 2 mesi di seguito.
Esistono due tipi di visto turistico: il primo visto consente di effettuare un solo ingresso in Thailandia nell’arco di 90 giorni, mentre il secondo consente di entrare all’interno del paese un numero illimitato di volte nell’arco di 180 giorni.
Il visto per la Thailandia ha una validità diversa nel caso che si tratti di un visto turistico per un singolo ingresso o per ingressi multipli. Nel primo caso il visto è valido per 90 giorni (3 mesi) dal momento dell’emissione, mentre nel secondo caso è valido sino a 180 giorni dal momento del rilascio.
Dipende dalla stagione: secondo le informazioni trasmesse dall’ambasciata, comunemente è possibile ottenere il visto in 7 giorni lavorativi, ma durante l’alta stagione è possibile che i tempi di attesa raggiungano i 14 giorni lavorativi.
Per questo motivo si raccomanda sempre di richiedere il visto con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data di partenza: questa piccola accortezza infatti limita gli imprevisti e riduce il rischio di dover annullare il viaggio per non essere riusciti a ottenere l’autorizzazione in tempo.
Nel caso ci fossero problemi con le tempistiche di ottenimento del visto, è possibile richiedere anche il visto on Arrival, ovvero una particolare tipologia che viene concessa solo dopo essere sbarcati in Thailandia. In questo caso, però, bisogna fare molta attenzione: il visto potrebbe comunque non essere concesso.
Per richiedere il visto è sufficiente collegarsi al sito ufficiale e procedere con la creazione di un account personale con il quale sarà possibile compilare il modulo di richiesta online.
Durante la compilazione della domanda online è possibile che i cittadini debbano comunicare il numero del volo acquistato o le informazioni sull’alloggio prenotato.
Oltre ai canali istituzionali c’è un altro metodo, più semplice, per richiedere il visto online: è possibile infatti presentare la domanda anche accedendo al portale iVisa.it; in questo caso tutta la procedura sarà in Italiano e si può ridurre il rischio di commettere errori durante la compilazione del modulo.
I cittadini italiani, alla domanda dovranno allegare:
Ai cittadini potrebbe inoltre essere richiesto di presentare il proprio estratto conto bancario per confermare di avere denaro sufficiente per portare a termine il soggiorno.
Per partire in Thailandia non è possibile avere accumulato meno di:
Si, il visto può essere rifiutato nel caso in cui, dopo le verifiche, risulti che il cittadino non abbia i requisiti per entrare all’interno del Paese o abbia dichiarato il falso.
La domanda può essere respinta anche se, durante la compilazione del modulo di richiesta, vengono commessi dei banali errori di ortografia: chi per esempio dovesse scrivere il proprio nome in maniera sbagliata, non potrà ottenere il visto.
In caso di respingimento della domanda non verrà in alcun modo restituito l’importo.
Se il visto è stato rifiutato per degli errori commessi durante la compilazione del modulo di richiesta, è possibile inoltrare una nuova domanda pagando nuovamente l’importo richiesto.
Invece, se la domanda è stata rifiutata perché il cittadino non possiede i requisiti per ottenere il visto elettronico, allora il richiedente dovrà recarsi presso l’ambasciata thailandese a Roma o quella più vicina al tuo luogo di residenza.
Il visto per ingresso singolo costa 35 euro, il visto per ingressi multipli ha un costo di 175 euro.
Chi desidera partire dall’Italia per conoscere altre parti del mondo ha la necessità di ottenere dei visti turistici. Eccone alcuni.
I turisti italiani che desiderano visitare la Thailandia hanno la necessità di ottenere il visto turistico per la Thailandia solo per viaggi superiori ai 30 giorni.
I viaggiatori possono presentare la richiesta per ottenere il visto per effettuare ingressi multipli, o per effettuare un ingresso singolo: il primo visto ha una validità di 90 giorni e un costo di 35 euro, il secondo visto ha una validità di 180 giorni e ha un costo di 175 euro.
La domanda per ottenere il documento deve essere presentata online: per richiedere il visto sarà necessario presentare il passaporto, due fotografie, i dati dei voli aerei e il proprio estratto conto bancario.