Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno economico volta a combattere la povertà, introdotta con il Decreto legge 4 del 28 gennaio 20219. Sotto il nome Reddito di cittadinanza viene generalmente inclusa anche la pensione di cittadinanza, quando il sostegno è previsto a favore delle persone di età maggiore dei 67 anni o anche di età inferiore, se affette da grave disabilità o comunque non autosufficienti.
Iniziamo a vedere chi può inoltrare domanda per ottenere questa forma di sussidio. Il beneficio infatti è rivolto alle persone in possesso di determinati requisiti sia di reddito che di residenza e cittadinanza. In particolare, il reddito spetta a coloro che:
Solo se vengono rispettati tutti i requisiti qui indicati al momento della proposizione della domanda, è possibile attivare la procedura di richiesta del reddito.
Ricordiamo inoltre che il RDC è compatibile con altre situazioni di carattere economico, in particolare:
Inoltre, è importante comunicare immediatamente all’INPS eventuali variazioni nella situazione economica e patrimoniale.
La domanda per ottenere il reddito può essere proposta in diversi modi. L’interessato può infatti scegliere tra:
Se si sceglie la modalità online, è fondamentale aver attivato lo SPID (ottenibile sul relativo sito del governo). Se invece si opta per il supporto di un patronato, è importante munirsi del certificato ISEE che può essere scaricato dal sito dell’INPS, anche dal patronato stesso se necessario.
La domanda può essere proposta ogni mese dell’anno, nei giorni che vanno dal 6° all’ultimo del mese.
Una volta inoltrata la domanda, tutte le informazioni vengono comunicate all’INPS entro 10 giorni dalla presentazione della richiesta. Da questo termine decorrono altri 5 giorni durante i quali vengono verificati i requisiti richiesti. Al termine della verifica, se l’esito è positivo verrà riconosciuto il beneficio del reddito.
Quest’ultimo consiste in una carta di pagamento elettronica emessa da Poste italiane. Tramite la Carta sarà possibile effettuare il pagamento per l’acquisto di beni e servizi specificati, tra cui:
Il credito che viene rilasciato sulla carta del reddito deve essere speso entro il mese successivo alla ricarica; il credito non consumato non viene accumulato per il mese successivo e viene quindi definitivamente perso dall’avente diritto. Tra l’altro, l’importo non speso viene detratto dal credito per il mese successivo, nella misura del 20%.
La durata del reddito di cittadinanza è di 18 mesi, salvo modifiche nella propria situazione economica che vanno tempestivamente comunicate all’INPS.
Per quanto riguarda l’importo, questo varia a seconda a seconda del calcolo che viene effettuato. L’importo totale non può comunque superare i 9.360 euro l’anno, e viene stabilito in due parti:
La richiesta del reddito di cittadinanza può essere rinnovata allo scadere dei 18 mesi se persistono le condizioni per il rilascio. In caso positivo, è prevista una sospensione di 1 mese e poi la riattivazione per i successivi 18 mesi.
Oltre al rinnovo, il RDC può anche essere perso a seguito di alcuni comportamenti che fanno decadere l’avente diritto. Tra questi, ricordiamo: