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PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Quando si prenota una vacanza è importante sapere quali sono le norme e le leggi che regolano il trasporto degli animali domestici; la legislazione, infatti varia da Paese a Paese e spesso è necessario muoversi con largo anticipo per preparare tutti i documenti necessari.

In questo articolo ti parleremo di tutto quello che devi sapere per portare il tuo animale domestico in Italia per le vacanze e ti spiegheremo con precisione quali sono i documenti di cui hai bisogno.

Regole per portare gli animali domestici in Italia

Quali sono le norme che regolano il trasporto di animali domestici

Le norme che regolano l’ingesso degli animali da compagnia in Italia sono:

Entrambi i regolamenti disciplinano il trasporto di animali domestici che provengono dall’Unione europea o da paesi terzi, per fini non commerciali; chi volesse avere più informazioni su come movimentare gli animali destinati alla vendita o all’adozione, allora dovrà approfondire l’argomento leggendo la legislazione per i movimenti a carattere commerciale.

Queste norme sono state stipulate unicamente allo scopo di tutelare la salute dell’animale e delle comunità e di contrastare i traffici illegali di cani, gatti e altri animali da compagnia.

Quando iniziare a preparare i documenti?

Per evitare qualsiasi contrattempo è importante avviare le pratiche per il rilascio dei documenti e per le vaccinazioni in anticipo, i siti istituzionali raccomandano almeno quattro mesi prima della data di partenza.

Quali sono i requisiti generali per il trasporto di cani, gatti e furetti

In generale, cani, gatti e furetti, per essere trasportati in Italia dai Paesi dell’unione europea o da paesi terzi, devono rispettare alcuni requisiti:

  • • Devono avere un microchip o un tatuaggio leggibile che permetta di identificarli in modo chiaro;
  • • Devono avere più di tre mesi;
  • • Devono essere vaccinati contro la rabbia;
  • • Se hanno tra le 12 e le 16 settimane, devono effettuare il vaccino contro la rabbia almeno 21 giorni prima della partenza;

L’Italia, a differenza di altri Paesi membri dell’Unione Europea, non può concedere alcuna deroga in merito alle vaccinazioni contro la rabbia pertanto questi requisiti sono considerati necessari.

Requisiti per introdurre animali in Italia dall’Unione Europea

Per gli animali che provengono dai Paesi dell’Unione Europea o da San Marino, Isole Faeroer, Svizzera, Islanda, Groenlandia, Liechtenstein, Gibilterra. Monaco, Norvegia, Stato della Città del Vaticano, e Andorra, sono previsti alcuni requisiti aggiuntivi.

I cani dovranno essere accompagnati da un regolare passaporto europeo per animali da compagnia emesso e compilato da un veterinario autorizzato nel Paese di provenienza.

Il documento dovrà necessariamente:

  • • riportare il codice del microchip o del tatuaggio
  • • attestare la vaccinazione contro la rabbia che deve essere effettuata dopo il compimento dei 3 mesi e almeno 21 giorni prima della partenza.

Nel caso in cui il cane, il gatto o il furetto viaggino con una terza persona, allora sarà necessario presentare anche una dichiarazione scritta in cui il proprietario dell’animale delega la terza persona e attesta che il movimento del cane è compiuto per fini non commerciali.

Cani, gatti e furetti provenienti da altri Paesi terzi

Per quanto riguarda il trasporto di cani, gatti e furetti provenienti da altri Paesi terzi, allora è necessario avere qualche prudenza in più, pertanto gli animali dovranno:

  • • avere un tatuaggio o un microchip leggibile che ne permetta l’identificazione
  • • essere accompagnati da un certificato sanitario che attesta la vaccinazione contro la rabbia e un esame che certifica la presenza degli anticorpi neutralizzanti nei confronti della rabbia con un valore pari o superiore a 0,50 UI/ml.

L’esame degli anticorpi, per essere considerato valido, deve essere fatto presso un Laboratorio riconosciuto dalla Commissione europea e deve essere effettuato dopo 30 giorni dalla vaccinazione e 3 mesi prima della partenza.

Cani, gatti e furetti provenienti da Paesi terzi liberi da rabbia

Quando si introduce in Italia un animale proveniente da paesi terzi liberi da rabbia, allora i cani, i gatti e i furetti dovranno:

  • • possedere un microchip o un tatuaggio leggibile;
  • • avere un certificato sanitario rilasciato dal veterinario che attesta l’avvenuta vaccinazione contro la rabbia.

Non sarà quindi necessario l’esame degli anticorpi.

Cosa fare quando si deve reintrodurre un animale dopo un soggiorno in un paese terzo?

Nel caso in cui il cane debba tornare in Italia dopo un viaggio all’estero, allora sarà necessario che vengano rispettate tutte le regole che regolamentano l’introduzione in Italia di animali domestici provenienti da Paesi terzi, con alcune eccezioni:

  • • Si può mostrare il passaporto europeo al posto del certificato sanitario che attesta la vaccinazione della rabbia in quanto l’informazione è già presente nel documento;
  • • Non occorre rispettare il termine minimo di 3 mesi dall’esame di titolazione degli anticorpi, purché il prelievo di sangue sia stato effettuato prima della partenza dall’Italia presso un laboratorio certificato.

Regole per l’ingresso degli animali domestici in Italia

Se si desidera introdurre in Italia alcuni animali domestici (cani, gatti o furetti) per una vacanza, il requisito fondamentale è quello che l’animale abbia effettuato da almeno 20 giorni il vaccino contro la rabbia.

Gli animali non dovranno inoltre avere meno di tre mesi e dovranno essere in possesso di un microchip o di un tatuaggio che possa identificarli.

Nel caso in cui si introduca un animale in Italia da un paese terzo, sarà necessario effettuare la titolazione degli anticorpi almeno 3 mesi prima della partenza, pertanto si consiglia di prepararsi in anticipo per raccogliere tutta la documentazione e non rischiare situazioni spiacevoli.