Il furto dell’identità digitale, in Italia, è all’ordine del giorno: capita sempre più spesso di accorgersi che i propri account social sono stati hackerati, che le nostre foto sono state rubate o che i nostri dati personali sono stati utilizzati per la creazione di nuovi profili sulle varie piattaforme senza il nostro consenso.
Per prevenire questo tipo di problematiche sono state introdotte leggi sempre più stringenti e lo Stato ha avviato una serie di campagne di sensibilizzazione che mirano a utilizzare i canali digitali in modo consapevole, soprattutto tra i minori.
In questo articolo vedremo cosa intende lo Stato per furto dell’identità digitale, cosa è possibile fare per tutelarsi nel caso in cui la propria identità digitale venga rubata e come comportarsi per prevenire il problema.
Per identità digitale si intende l’insieme di dati e informazioni che servono a identificare una persona in un contesto informatico. Pertanto l’identità digitale è formata sia dal nostro nome e dalla nostra immagine, che dai dati che utilizziamo per accedere a piattaforme come social ed e-mail.
Quando questi dati vengono sottratti e utilizzati da terze persone, allora si parla di furto dell’identità digitale, una azione che lo Stato italiano identifica come frode. Attraverso il furto dell’identità digitale, infatti, è possibile fingere di essere un’altra persona e ottenere vantaggi economici, o peggio, utilizzare l’identità rubata per commettere dei reati.
Il furto d’identità digitale è a tutti gli effetti un reato perseguibile penalmente; questo crimine viene riconosciuto dagli articoli 494 e 640 del codice penale.
L’articolo 494, in cui si definisce la situazione di sostituzione di persona, prevede che, chiunque compia un furto di identità al fine di ottenere benefici di qualunque natura, è punibile con la reclusione di un anno.
L’articolo 640, invece, riguarda il reato di frode informatica e prevede che, chiunque entri in possesso dei dati informatici di una terza persona in modo illegale, attraverso l’utilizzo dei suoi sistemi informatici, è punibile con una pena che va dai due ai sei anni di reclusione con una multa che può arrivare sino ai 3000 euro.
Purtroppo non è sempre possibile accertarsi di essere stati vittime di furto di identità digitale, non esiste infatti un modo univoco per effettuare un controllo. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono accendere un campanello di allarme e spingerci a eseguire ulteriori accertamenti.
Ecco di seguito i segnali a cui stare attenti:
Non è detto che queste azioni siano correlate necessariamente al furto dell’identità, a volte può essere dovuto a un malfunzionamento dei device, della rete o a degli errori umani. In ogni caso ti consigliamo di effettuare un controllo per verificare che la tua identità digitale non sia stata compromessa.
Se ci si rende conto di avere subito il furto della propria identità digitale, è necessario rivolgersi immediatamente alla polizia postale per presentare una denuncia formale.
Per presentare la denuncia è possibile:
Al momento della presentazione della denuncia sarà richiesto al richiedente di fornire quanti più dettagli possibili, quindi, oltre al documento di identità, è consigliabile portare con se degli screenshoot o delle prove eventuali che possano attestare il furto dell’identità digitale.
Qualora il furto dell’identità digitale riguardi i dati del proprio conto corrente, allora è consigliabile mettersi subito in contatto con il proprio istituto bancario che si affretterà a bloccare tutte le transazioni in uscita.
Se, invece, il furto dell’identità digitale riguarda gli account social, allora consigliamo di rivolgersi immediatamente alle piattaforme per richiedere la chiusura, almeno temporanea dell’account: in questo modo sarà possibile limitare le azioni del criminale malintenzionato.
Per evitare di subire un furto di identità è possibile effettuare una serie di procedure che possono tutelare maggiormente i nostri dati.
Per tutelarsi è quindi possibile:
Il furto dell’identità digitale è perseguito dalla legge e punibile con pene che vanno da uno ai 6 ani di reclusione e con il pagamento di una multa che può arrivare sino ai 6000 euro. Nel caso in cui ci si accorga che la propria identità digitale è stata rubata, è necessario rivolgersi immediatamente alla polizia postale, contattare la propria banca, e mettersi in contatto con le piattaforme social.