Fino a qualche tempo fa, il concetto di cittadinanza era fortemente ancorato all’appartenenza a un singolo Stato. Grazie alla maggiore frequenza con cui ci si sposta da un Paese all’altro, a volte in via definitiva, l’idea che abbiamo dell’essere cittadini è cambiata aprendo l’accesso a sempre più richieste per l’ottenimento della doppia cittadinanza. Visto che l’essere cittadini di uno Stato comporta, oltre che a degli obblighi, una serie molto ampia di diritti civili, sociali e politici, l’interesse che scaturisce dall’avere due cittadinanze è evidente. Vediamo quindi chi può richiedere la doppia cittadinanza e la procedura per ottenerla.
Il primo aspetto che occorre valutare quando si entra nel merito della questione è tenere presente che alcuni Stati non consentono la doppia cittadinanza. Il “non consentire” comporta la perdita della cittadinanza di cui si è già in possesso, nel momento dell’acquisizione della nuova cittadinanza. Anche all’interno dell’Unione europea alcuni Stati non ammettono il doppio passaporto (come la Spagna), mentre altri Stati la ammettono ma limitandone l’effettivo esercizio.
In Italia, la doppia (o addirittura plurima) cittadinanza è espressamente prevista dall’art. 11 della legge 91/92, che stabilisce: “il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera conserva quella italiana”. Ma la stessa legge prevede anche che il cittadino straniero possa acquisire la cittadinanza italiana senza rinunciare a quella straniera, consentendo quindi un sistema a doppio senso. È fatta sempre salva, ovviamente, la rinuncia spontanea del soggetto interessato.
Ci sono delle condizioni affinché lo straniero possa essere dichiarato cittadino italiano. Ricordiamo che è fondamentale, oltre alla normativa italiana, conoscere anche quella del proprio Paese d’origine, per evitare di ritrovarsi con il solo passaporto italiano.
A queste ipotesi si aggiunge quella del soggetto apolide, ovvero privo di cittadinanza, che risieda in Italia da almeno 5 anni.
Data la rilevanza dello status di cittadino, la procedura per ottenere la doppia cittadinanza in Italia è abbastanza lunga. Dal 2015 è prevista anche una modalità telematica di inoltro della richiesta, che in alcuni casi è l’unica accessibile, mentre in altri è possibile presentare la domanda presso la questura del comune di residenza.
Per prima cosa, nei casi stabiliti dalla legge occorre registrarsi sul sito del Ministero dell’Interno e compilare l’apposito modulo. Successivamente, occorre inviare una serie di documenti convertiti in formato digitale. Ecco la lista iniziale, che andremo a specificare a seconda delle varie situazioni:
Questi sono i documenti “base”, che sono cioè necessari indipendentemente dalla circostanza per cui si richiede la doppia cittadinanza. Ricordiamo inoltre che tutti i documenti (anche quelli che indicheremo di seguito) devono essere presentati nella traduzione italiana, debitamente legalizzata.
Altri documenti che vanno inviati, a seconda delle ipotesi, sono:
Una volta inviata tutta la documentazione, la procedura può variare a seconda della motivazione per cui si richiede il doppio passaporto. Ad esempio, nel caso di matrimonio la procedura sarà solo quella in via telematica, e l’esito verrà comunicato tramite email. Nel caso di doppia cittadinanza per residenza, è sufficiente consegnare la documentazione alla prefettura competente che, dopo aver esaminato tutti gli elementi, convocherà l’interessato per l’esito.
Il costo totale della procedura consiste nel contributo di 250 euro sopra menzionato, a cui bisognerà aggiungere i costi di rilascio di alcuni documenti e, laddove necessario, la traduzione legalizzata degli atti. Se l’attribuzione della cittadinanza avviene per decreto di conferimento, occorre aggiungere l’importo della marca da bollo.
I tempi di definizione della pratica possono essere un po’ lunghi, e arrivare a 48 mesi per le domande presentate prima del 19 dicembre 2020, ridotti a 24 mesi per le domande inoltrate successivamente a tale data.
In caso di esito positivo, la procedura terminerà con un giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana.