Il codice fiscale consiste in una sequenza di lettere e numeri attribuiti al cittadino, in base a determinati criteri, ai fini del rapporto tra privati cittadini e pubblica amministrazione. Trattandosi di un codice di fondamentale importanza per la vita di tutti i giorni, occorre essere sicuri della procedura corretta per richiederlo.
Prima di addentrarci nell’argomento, è bene effettuare una distinzione fondamentale: quella che ora andremo a vedere è la procedura per il rilascio del codice fiscale, che non ha niente a che vedere con la generazione dello stesso tramite i diversi software facilmente reperibili su Internet. In quest’ultimo caso infatti viene solo calcolato il codice fiscale secondo i criteri seguiti dall’Agenzia delle entrate, ma senza alcun valore legale. Occorre quindi aver ottenuto il rilascio ufficiale dalla pubblica amministrazione, affinché il codice sia valido a tutti gli effetti.
Un veloce riferimento va fatto in relazione alla tessera sanitaria. Può capitare che chi richieda il codice fiscale si trovi in possesso della tessera sanitaria: in questo caso, il codice è già stato rilasciato e non occorre inoltrare la richiesta per ottenerlo. In pratica la tessera sanitaria funge anche da codice fiscale e può essere utilizzata per le stesse finalità.
Vista l’importanza di tale tipo di identificazione, diverse possono essere le categorie che hanno la necessità di ottenerlo. Più nello specifico:
Alcune precisazioni riguardo la procedura da seguire nelle ipotesi appena menzionate. Nel caso di cittadini italiani, il codice fiscale viene quindi automaticamente attribuito alla nascita, quando questa viene denunciata presso l’ospedale o la clinica in cui avviene il parto, o presso il Comune. Se la denuncia avviene presso la struttura ospedaliera, sarà questa a provvedere alla comunicazione al Comune.
Nel caso del cittadino straniero, in prima battuta il codice che gli viene fornito dallo sportello unico per l’immigrazione è temporaneo e verrà poi sostituito dal codice definitivo.
Per quanto riguarda l’ultima ipotesi, il cittadino straniero deve recarsi presso la rappresentanza consolare competente e far inoltrare la richiesta presso uno degli uffici anagrafici d’Italia. Non essendo residente all’interno dei confini italiani può non esserci un’amministrazione competente per territorio.
Accertato quindi che la persona fisica non disponga di un codice fiscale, dovrà inoltrare la relativa richiesta all’Agenzia delle entrate, attraverso il modello AA4/8. Assieme a tale modulo va presentato anche un valido documento d’identità, se il soggetto richiedente è italiano o di un Paese dell’Unione europea.
Se invece si tratta di un cittadino di un altro Stato, occorre presentare in alternativa alla carta d’identità rilasciata dal comune italiano, il passaporto o il permesso di soggiorno.
La stessa modalità può essere seguita in via telematica, a condizione però di esser in possesso dello SPID o delle credenziali che consentono di accedere ai servizi online della PA.
Un'altra opzione molto comoda per ottenere il vostro certificato di attribuzione codice fiscale è quella di richiederlo interamente online, con l'aiuto di un servizio professionale come quello offerto da Visure Italia.
Nel caso in cui non si sia in possesso della tessera sanitaria, può venire il dubbio sul fatto di essere in possesso del proprio codice fiscale. In proposito è possibile procedere autonomamente alla verifica, entrando nel sito dell’Agenzia delle entrate. Basta inserire il codice che viene generato automaticamente online per verificare se risulta registrato presso l pubblica amministrazione.
In questo modo è anche possibile procedere alla verifica della correttezza del codice stesso, rispetto ai propri dati anagrafici. Va infatti ricordato che il codice fiscale viene stabilito in base ai seguenti criteri:
In ogni caso, il costo per il rilascio, la verifica o l’ottenimento del duplicato del codice fiscale è gratuito e i tempi sono immediati.