In determinati contesti (soprattutto lavorativi ma anche nella procedura di adozione e di richiesta di soggiorno), non è infrequente che venga richiesto a un soggetto la presentazione del certificato del casellario giudiziario. Tale pratica è diventata sempre più diffusa, quindi non ha un particolare significato in relazione alla fiducia del potenziale datore di lavoro o di chi richiede la presentazione del documento. Ricordiamo inoltre che si tratta di una richiesta del tutto lecita, per cui non si incorre in nessun tipo di conseguenza laddove venga inoltrata.
Prima di vedere nel dettaglio la procedura per ottenere tale atto, ricordiamo però che diversi sono i tipi di certificazione che potrebbero essere richiesti:
Per ottenere il rilascio del certificato del casellario giudiziario, la richiesta deve essere presentata dal soggetto interessato. Possono esserci deroghe a questa regola, nel caso di:
In questi casi (tranne nell’ultimo che vedremo tra poco) la richiesta va inoltrata rispettivamente dal soggetto che esercita la potestà, dal tutore e dal direttore dell’istituto penitenziario.
La richiesta può inoltrata sia recandosi presso la Procura della Repubblica che online.
Trattandosi di provvedimenti che hanno una copertura nazionale, ogni sede della Procura è competente per il rilascio del documento (per cui può anche chiedersi presso un comune diverso da quello di residenza).
Se si procede nella modalità tradizionale, occorre recarsi presso la Procura muniti
Quando la prenotazione invece avviene online occorre indicare la sede della Procura presso la quale si intende ritirare il documento, portando con sé – nel giorno stabilito tutta la documentazione appena indicata. Puoi cercare l'ufficio del casellario giudiziale locale più vicino online qui.
Il costo totale, laddove non vi sia l’esenzione, è di 3,92 euro per i diritti di certificazione e di 16 euro per la marca da bollo (ogni pagina richiede una marca da bollo separata). Se il certificato viene richiesto in giornata, viene addebitato un costo di 3,92 euro per la pratica d’urgenza.
La validità del certificato del casellario è di 6 mesi dal giorno del rilascio.
In alcuni casi le parti possono accordarsi, magari in via temporanea, su un’autocertificazione sostitutiva del certificato dei carichi pendenti. Si tratta in buona sostanza di una dichiarazione scritta che attesta da parte del soggetto interessato la mancata conoscenza di procedimenti penali a suo carico. Ovviamente, tale dichiarazione deve essere veritiera altrimenti entrano il gioco le norme sulla falsità negli atti.
Se il cittadino italiano al quale viene richiesto il certificato del casellario risiede all’estero, occorre distinguere in base al Paese in cui si trova:
Nella seconda ipotesi, il costo del certificato è lo stesso della procedura di rilascio in Italia. Occorre però aggiungere le spese per la spedizione, che variano da 1,15 a 3,10 euro.
Procedure amministrative in altri paesi: