Lo stato di famiglia: cos’è e quando richiederlo

Lo stato di famiglia è l’atto che attesta la composizione di un nucleo familiare: in altre parole, è quel certificato che indica la composizione anagrafica di una famiglia e le informazioni di ciascun componente il nucleo familiare. Il concetto di famiglia può assumere diverse connotazioni a seconda del contesto in cui si inserisce: ai fini dello stato di famiglia rilevano i rapporti anagrafici, ovvero i vincoli di matrimonio o convivenza, parentela, affinità, tutela e adozione.

Possono rilevare anche i soli rapporti affettivi, a condizione che ci sia una stabile convivenza che risulti anche all’anagrafe del luogo di residenza. Inoltre, in base al Decreto del 1989 che regola la materia, il nucleo famigliare può essere composto anche da una sola persona.

A cosa serve lo stato di famiglia

Lo stato di famiglia è necessario in alcuni casi specifici, in particolar modo quando si stipulano determinati contratti tra privati. Tra gli esempi più comuni della quotidianità possiamo ricordare:

• • il contratto di assicurazione sulla vita;
• • quando vengono richiesti gli assegni famigliari al proprio datore di lavoro;
• • se si istituisce un fondo patrimoniale a favore dei componenti il nucleo di famiglia;
• • quando si accende un mutuo per accedere ai bonus ISEE.

Lo stato di famiglia anagrafico e storico

Lo stato di famiglia può essere di due tipi: anagrafico, visto finora. In aggiunta, c’è anche lo stato storico di famiglia, un atto che va a fotografare uno stato di famiglia passato, che potrebbe costituire lo stato di famiglia precedente del soggetto che richiede l’atto. Per questo viene spesso definito stato di famiglia originario.

Tale atto viene in genere richiesto in caso di apertura di una successione o per provare l’esistenza di un precedente vincolo matrimoniale.

I costi per il rilascio del certificato storico di famiglia possono variare rispetto allo stato di famiglia anagrafico, e anche i tempi sono generalmente più lungi, dato che possono coinvolgere persone non più residenti nel comune di richiesta o non più in vita.

L’autocertificazione

Come per tutti gli altri atti della vita privata, è possibile produrre un’autocertificazione che sostituisca lo stato di famiglia rilasciato dalla pubblica amministrazione. In tal caso l’atto contiene le informazioni principali dei componenti la famiglia, non ha una validità predeterminata e non è soggetto all’imposta di bollo. È chiaro però che più limitati sono gli utilizzi dell’autocertificazione, data la minore sicurezza e ufficialità delle informazioni contenute.

Come ottenere lo stato di famiglia

Per ottenere lo stato di famiglia tre sono le modalità principali attraverso cui agire:

• • L’interessato può recarsi personalmente presso l’Ufficio anagrafe del Comune di residenza, previo appuntamento da concordare con il personale addetto. In alcuni comuni italiani è possibile inoltrare la richiesta anche in via telematica;
• • Tramite il servizio online del portale ANPR del Ministero dell'Interno, a cui è possibile accedere attraverso lo SPID o la CIE.
• • Avvalendosi del supporto dei patronati

La procedura da seguire per il rilascio del certificato

In base alla modalità scelta per ottenere l’atto si seguono procedure diverse.

Nel caso di richiesta inoltrata personalmente, occorre presentarsi presso gli Uffici dell’anagrafe del comune di residenza portando con sé il proprio documento d’identità e il modulo di richiesta già compilato. Nel caso non vi fosse stato modo di compilare e stampare il modulo, è possibile procedere anche presso gli uffici comunali.

La procedura è la stessa nel caso di richiesta inviata tramite i patronati.

Se la richiesta avviene online, in base al portale di accesso cambiano anche i requisiti: attraverso il sito del governo si accede tramite SPID o CIE, per cui non è necessario inviare nessun documento dato che è sufficiente l’identità digitale, mentre la richiesta dal sito dei comuni che hanno attivato il servizio richiede l’invio della scansione del proprio documento d’identità.

Chi può richiedere lo stato di famiglia, validità e costo dell’atto

Lo stato di famiglia può essere richiesto dal diretto interessato e dal tutore o rappresentante legale del soggetto incapace, come il minore d’età.

La validità dell’atto è di 6 mesi dalla data di rilascio, mentre i costi variano a seconda della modalità della richiesta, per cui:

• • Per la procedura tramite il sito del sito ANPR, non sono previsti dei costi;
• • Se il certificato viene ottenuto tramite il rilascio dal comune, sia recandosi personalmente che tramite il sito, il costo è di 16 euro, corrispondente all’imposta di bollo. Sono previsti tuttavia una serie di casi che danno diritto all’esenzione dal pagamento, ad esempio nel caso di rilascio del documento per fini processuali, per adozione o affidamento, nei casi di dichiarazione di interdizione o inabilitazione, per la modifica delle condizioni di un finanziamento già accordato, etc.

I tempi di rilascio sono immediati sia nel caso di richiesta presso gli uffici comunali che online.

L’unica eccezione riguarda la richiesta inviata tramite email al comune di residenza, prevista solo in caso di impossibilità di accedere alle modalità viste ora. In tal caso i tempi di attesa possono arrivare a 30 giorni.